Strada senza uscita. Storia di due amori e un’amicizia
Роберто Борзеллино
Storia di due amici legatissimi fin dai tempi del liceo, che si allontanano a causa dell’amore per la stessa donna, per poi ritrovarsi a Minsk, in un’altra parte del mondo, già adulti, dove uniranno i loro talenti, per la musica e la scrittura. Da questo sodalizio artistico nascerà un brano musicale di successo che li proietterà nelle classifiche mondiali. L’illusione della fama e del successo li allontanerà definitivamente, fino all’ultimo tradimento e alla tragica conclusione.
Strada senza uscita
Storia di due amori e un’amicizia
Роберто Борзеллино
© Роберто Борзеллино, 2018
ISBNВ 978-5-4493-1839-8
Created with Ridero smart publishing system
Storia di due amori e un’amicizia
Seconda edizioneВ 2016
ATTENZIONE: Tutti i diritti sono riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta con alcun mezzo senza l’autorizzazione scritta dell’Autore e dell’Editore. È espressamente vietato trasmettere ad altri il presente libro, né in formato cartaceo né elettronico, né per denaro né un titolo gratuito. Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e / o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale.
Copyright В© 2015 Roberto Borzellino
roberto.borzellino@live.it (mailto:roberto.borzellino@live.it)
Quando nel dolore si terrà compagni che lo condividono, l’animo può superare molte sofferenze.
В В В В WILLIAM SHAKESPEARE
Questo romanzo è dedicato ad Alessia Marinetto per essermi stata sempre vicina in tutti questi anni difficili …
CAPITOLO PRIMO – IL RISVEGLIO
Un rumore sordo e di colpo aprii gli occhi, un frenetico brusio arrivava dalla strada, ma era una lingua strana, dal forte accento, che inutilmente cercavo di capire, di tradurre. Forse stavo ancora sognando o era solo la mia mente che rifiutava il risveglio e s’inventava strane situazioni per farmi capire che era meglio rimettersi a dormire. Fu solo un attimo è questo pensiero era già svanito: a quel tempo, in quelle condizioni, non avevo certamente il lusso di potermi riaddormentare. Potevo fare solo una cosa: alzarmi, raggiungere la cucina e prepararmi un buon caffè. Già il caffè, ma mentre cercavo di ricordare in quale direzione andare, sentivo ancora quelle voci giungere dalla strada, i toni diventare sempre più accesi, acuti; ecco, ora le distinguevo bene, sembravano due donne che litigavano in strada, magari per contendersi le attenzioni di un amante, oppure erano delle semplici automobiliste distratte, che litigavano per la precedenza allo stop.
Con questo pensiero nella testa, svogliatamente, mi alzai dal letto e con lo sguardo cercai le pantofole: “Ah, eccone una e l’altra, quella maledetta, dove sarà finita?”, probabilmente sarà nascosta da qualche parte, magari sarà finita sotto a un mobile o più probabilmente sarà sotto al letto, in profondità , lì dove è più difficile raggiungerla, se non con l’aiuto di un bastone per tirarla via. Quella mattina il mio risveglio era stato interrotto bruscamente e certamente non aveva contribuito a migliorare il mio cattivo umore. Seduto sul lato destro del letto, coi i piedi nudi sul pavimento, un piccolo brivido di freddo mi diede la scossa e mi fece alzare bruscamente, mentre il pensiero del caffè”, con prepotenza, si era già fatto strada nella mia mente. Con una sola pantofola ai piedi, ciondolando come un vecchio zoppo, mi diressi verso la cucina mentre dalla strada, stranamente, non sentii più giungere alcuna voce.
Uno strano silenzio sembrava essersi impossessato dell’intero quartiere; non un lamento giungeva alle mie orecchie, come se tutt’intorno ogni rumore fosse improvvisamente ovattato. Istintivamente posai il mio sguardo sul grande orologio bianco appeso in alto, al centro del muro che, con le sue lancette nere, mi avvertiva che mancavano pochi minuti alle sette di mattina. Controvoglia mi affacciai alla finestra, facendo attenzione a s